Testamento Armani: la Fondazione eredita la maison, a Dell’Orco il 40% dei voti
Il testamento di Giorgio Armani, aperto il 9 settembre a pochi giorni dalla sua scomparsa, ha delineato il futuro dell’impero creato dallo stilista. La Giorgio Armani S.p.A. passa interamente alla Fondazione che porta il suo nome, la quale ne diventa proprietaria al 100%. La suddivisione tra quote e diritti di voto, tuttavia, consegna un ruolo determinante al compagno e storico collaboratore dello stilista, Pantaleo Dell’Orco.
Secondo quanto disposto, Dell’Orco detiene il 40% dei diritti di voto della società, mentre alla Fondazione spetta il 30%. I nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana ricevono il 15% ciascuno. Rosanna Armani e Roberta Armani, invece, ottengono azioni prive di diritto di voto.
Accanto al destino della maison, il testamento stabilisce anche la ripartizione del patrimonio immobiliare. La società L’Immobiliare S.r.l., che gestisce le residenze di Saint Tropez, Antigua, Broni e Pantelleria, viene assegnata per il 75% in piena proprietà alla sorella Rosanna e ai nipoti Andrea Camerana e Silvana Armani. La quota restante, pari al 25%, viene attribuita in nuda proprietà agli stessi familiari, con usufrutto riconosciuto a Dell’Orco.
La scomparsa di Giorgio Armani, avvenuta a Milano il 4 settembre all’età di 91 anni, segna così l’inizio di una nuova fase per la maison e per il patrimonio legato al fondatore, che ha lasciato precise disposizioni per garantire continuità alla sua visione imprenditoriale e creativa.
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