Roma: Campus Biomedico, esperimento Cani anti-Covid - NOC Press

Roma: Campus Biomedico, esperimento Cani anti-Covid





Al Campus Bio-medico di Roma è partita la prima sperimentazione su cani addestrati che riconoscono il covid dal sudore. Se lo studio dovesse funzionare, potrebbero essere utilizzati nei grandi eventi al posto dei test rapidi. “Lo screening iniziale sarà così più rapido e molto meno costoso di un test rapido, passando da mezz’ora a 60 secondi”.

La ricerca è partita a Roma con le unità cinofile sui pazienti che ogni giorno si recano a fare il tampone considerando un campione di mille pazienti.

Il soggetto segnalato dal cane sarà sottoposto poi al tampone molecolare per verificarne la positività. Proprio come succede già con gli antigenici. Ma come funziona questo addestramento? "I composti organici volatili sono quelli che andiamo a imprimere nel cane: una volta che li riconosce, viene premiato – spiega Massimiliano Macera, conduttore cinofilo – Noi ci occupiamo di sicurezza e i primi cani che abbiamo impiegato per questo studio vengono dal mondo del lavoro, dall'antiesplosivo. In questi casi il cane segnala in modo discreto per non creare problematiche e noi abbiamo scelto lo stesso metodo".

Cosa succede se il cane individua una persona potenzialmente positiva? "O si ferma e guarda il campione, oppure si mette seduto", specifica Macera. 

Per l'addestramento sono state inviate dai covid center di Roma alcune garze con sopra del sudore di persone positive al coronavirus. Queste vengono inserite in dei barattoli chiusi ermeticamente, infilate in un vano e a loro volta dentro un tubo. 

"Nella prima fase di addestramento il cane deve riconoscere la covid 19 annusando le garze – spiega Silvia Angeletti, responsabile del laboratorio Policlinico universitario Campus Bio-medico di Roma – Nella seconda fase, dovremo verificare se il cane sarà in grado di discriminare ai drive in chi ha il coronavirus e chi no. E alla fine incroceremo i dati per verificare lo studio". "L'obiettivo dal punto di vista epidemiologico ma anche sociale è arrivare a un punto in cui possiamo usare questa tecnica nei grandi eventi, allo stadio, ai concerti, agli aeroporti – dichiara Massimo Ciccozzi, professore ordinario di Epidemiologia e statistica del Policlinico universitario – Lo screening iniziale sarà così più rapido e molto meno costoso di un test rapido, passando da mezz’ora a 60 secondi", il tempo necessario al cane per odorare e dare il suo verdetto.





Certamente ci si pone la domanda se sia un metodo affidabile o meno, e dai dati risulta che l’affidabilità del fiuto canino supera in questo caso persino i parametri dell’OMS, che richiede il 75% minimo di indice di concordanza nei test. Ebbene, il naso di un cane addestrato ne garantirebbe il 78%.

Il Professor Massimo Ciccozzi del Campus Biomedico di Roma, istituto che sta curando la sperimentazione ha spiegato: "E’ quello che stiamo tentando di fare. E’ un esperimento che hanno già fatto altri paesi. Una ricercatrice lo ha fatto ad Helsinki e ha detto che il virus può essere individuato addirittura negli asintomatici, quindi se questo che noi stiamo facendo ci desse i risultati che pensiamo ci possa dare, sarebbe un bel vantaggio".

Ci vogliono ancora un paio di mesi di addestramento, poi riusciremo a partire al drive-in facendo odorare solamente i piedi delle persone. Non devono nemmeno arrivare più in alto di così.

Le procedure permetteranno la tracciabilità del lavoro e saranno svolte in piena sicurezza per l'operatore, per il cane e dal punto di vista scientifico. 

Grazie alla collaborazione con NGS Srl, impegnata nell'impiego di cani addestrati per la sicurezza anti esplosivo in emergenze e grandi eventi - viene spiegato in una nota -, da aprile a giugno 2021 le unità cinofile saranno appositamente addestrate , da professionisti attivi negli ambiti della safety & security, nel riconoscere la presenza del Covid-19 nel sudore dei pazienti che ogni giorno si recano al Drive-in Campus test del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, in via Regdo Scodro 42 per effettuare il tampone. 

Dopo una prima fase di sperimentazione della durata di 6-8 settimane nella quale i cani saranno preparati al riconoscimento del Covid-19 attraverso specifiche tecniche mutuate dall'addestramento per gli esplosivi, il progetto vedrà altre quattro-sei settimane di sperimentazione su volontari grazie alla collaborazione dei pazienti che effettuano i tamponi al Drive-in Campus test.

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