Covid-19: Vettore virale di Scimpanzè, l'Aifa approva il vaccino “ChAdOx1 nCoV-19” di AstraZeneca - NOC Press

Covid-19: Vettore virale di Scimpanzè, l'Aifa approva il vaccino “ChAdOx1 nCoV-19” di AstraZeneca


Foto: il Messaggero

l'Agenzia italiana del farmaco Sabato 30 Gennaio ha dato esito positivo per l'approvazione al vaccino prodotto dalla AstraZeneca, con l'esortazione di propinarlo preferibilmente agli under 55, mentre l'Ema per tutti i maggiorenni ne autorizza l'uso.

L'Ema sul rapporto rischio-beneficio sull'efficacia del vaccino pari al 59,5% nella riduzione delle infezioni sintomatiche, la commissione dell'Aifa ha confermato tale rapporto.

Si tratta quindi, di una valida possibilità nel contrasto della pandemia, in osservazione della maggiore comodità d'uso di questo vaccino in termini di maneggiabilità.

Seppure i dati evidenziano una efficacia minore agli altri due immunizzanti, Il liquido vaccinale prodotto da AstraZeneca può essere considerato un rafforzamento della campagna vaccinale in Italia.

ChAdOx1 nCoV-!9 è il nome di questo vaccino, prodotto nei laboratori della Jenner Institute dell'Università di Oxford in supporto con l'Oxford Vaccine Group e con la significativa collaborazione made in Italy della Irbm di Pomezia.


Il siero si basa sul sistema del vettore virale, ovvero, sull'utilizzo di un virus non aggressivo simile a quello che si vuole prevenire, a cui si incollano le informazioni genetiche, le quali si spera, facciano erompere la risposta immunitaria dell'organismo, ed è proprio questo lo studio fatto nei laboratori di Pomezia dell'Irbm, leader globale nella produzione di vettori virali.

Il vettore virale di questo immunizzante è particolare, è un vettore di scimpanzè con deficit di replicazione basato su di una versione indebolita di un normale raffreddore che causa contaminazione negli animali e contiene il materiale genetico della proteina spike Sars-CoV-2.

Difatti dopo la inoculazione, viene prodotta la proteina spike superficiale che attiva il sistema immunitario affinché attacchi il virus Covid-19 se questo dovesse in seguito contagiare l'organismo.


il vettore ChAdOx1 è stato scelto per generare una forte risposta immunitaria sin dalla prima dose e non è replicante, ossia, non può quindi causare un'infezione nell'individuo vaccinato.

I vaccini prodotti con il virus ChAdOx1 si sono rilevati ben accetti dall'organismo, sebbene possano causare effetti indesiderati temporanei, come febbre e sintomi simili all'influenza, mal di testa o dolore al braccio.

La produttività attuale è pari al due miliardi di dosi. L'azienda però ha annunciato un taglio nelle forniture in Europa in termini del 60%.

per quel che concerne l'Italia, almeno sulla carta ha opzionato 40,38 milioni di dosi, e nei piani del commissario straordinario Arcuri, AstraZeneca avrebbe dovuto fare la parte principale nel primo trimestre, ma perso il primo mese dell'anno 2021, si tratterà ora di dare un'accelerata per affiancare le dosi settimanali inviate da Pfizer con circa 400mila dosi, e quelle, per ora poche decine di migliaia inviate da Moderna.


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