Duro colpo alla “società” foggiana. A Roberto Sinesi 16 di carcere, 10 a Sergio Ragno e 4 a Giuseppe Francavilla - NOC Press

Duro colpo alla “società” foggiana. A Roberto Sinesi 16 di carcere, 10 a Sergio Ragno e 4 a Giuseppe Francavilla


Lo storico boss 62enne della batteria Sinesi-Francavilla della mafia foggia, la “società”, Roberto Sinesi detto “lo zio”, è stato condannato a 16 anni di reclusione perché mandante del tentato omicidio di Vito Bruno, detto “u’ lepre”, avvenuto a Foggia il 17 ottobre del 2015.


Mentre Sergio Ragno, affiliato al clan Sinesi, dovrà scontare una pena di 10 anni, perché autista del boss durante il predetto attentato.

Giuseppe Francavilla, detto “Pino capellone, da poco collaboratore con la Procura, invece, è stato condannato a 4 anni e 4 mesi.
 

Da porre in evidenza che il boss Sinesi è già in detenzione, al 41bis, scontando una pena di anni 26 per altre tre condanne avute dopo la celebrazione dei processi “Saturno” e Decima Azione”, oltre che il possesso di un’arma da fuoco rinvenuta subito dopo l’agguato che vide il boss ferito assieme al suo nipotino, nella sua auto, davanti la chiesa del Sacro Cuore a Foggia, tra via Lucera e rione Candelaro.

Le tre sentenze (per le motivazioni si dovranno attendere trenta giorni) sono state emesse dal magistrato Ferraro del Tribunale di Bari, competente per la causa antimafia, che ha visto arrestati i tre suddetti nel maggio scorso, accusati di reati aggravati dal metodo e agevolazione mafiosa, ricettazione, detenzione e porto d’armi illegale e tentato omicidio ai danni di Vito Bruno, affiliato fedelissimo alla batteria antagonista del clan Moretti-Pellegrino, cui era braccio destro dell’altro storico boss Rocco Moretti, detto “u’ purc”.

Condanne frutto del lavoro investigativo della Questura e Squadra Mobile di Foggia, dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Foggia, coadiuvato dalla DDA di Bari, che, con la collaborazione di alcuni pentiti, accertarono le responsabilità dei reati sopradetti, scoprendo tra l’altro gli esecutori materiali del tentato omicidio, Ciro Spinelli e Luigi Biscotti, già condannati in via definitiva rispettivamente a 8 e 6 anni.

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