Cosenza: sequestrati beni per 22 milioni di euro - NOC Press

Cosenza: sequestrati beni per 22 milioni di euro

 



Ammonta a circa 22 milioni di euro il valore complessivo dei beni sequestrati da Polizia di Stato e Guardia di Finanza ad un imprenditore calabrese attivo nell’area dell’Alto Ionio cosentino, nella zona di Cassano allo Ionio e con attività anche a Roma e provincia.

Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Catanzaro e finalizzato all’applicazione della confisca prevista dal codice antimafia, riguarda partecipazioni in 11 società con sedi a Roma, Altomonte, Cassano allo Ionio e San Lorenzo del Vallo, attive in diversi settori merceologici, tra i quali raccolta e smaltimento rifiuti, edilizia, torrefazione, supermercati, compravendita immobiliare, pubblicità e marketing, compravendita e noleggio di veicoli, produzione di birra artigianale, trasporto merci su strada, prodotti bituminosi, appalti pubblici e privati.

Sono stati, altresì, sottoposti a sequestro anche n. 58 veicoli industriali e non, compresi veicoli di grossa cilindrata, nella disponibilità del compendio aziendale nonché una villa di circa 400 mq, con annesso opificio, intestati al proposto e nr. 90 rapporti finanziari. 

Si tratta di un provvedimento di natura cautelare, adottato ex art. 20 d.lgs. 159/2011, dal Tribunale di Catanzaro nell’ambito del procedimento di prevenzione avviato con la proposta di applicazione della misura di prevenzione personale e di quella patrimoniale della confisca, sulla base delle complesse indagini di natura economico-patrimoniale e finalizzate a verificare la provenienza dell’ingente patrimonio riferibile al destinatario del provvedimento e la sproporzione rispetto ai redditi dichiarati e alla attività lavorativa.

L’indagine, finalizzata alla proposta congiunta del Procuratore di Catanzaro e del Questore di Cosenza, è stata svolta, nel quadro di una attività di cooperazione investigativa, dal Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Cosenza, dal Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cosenza della Guardia di Finanza. 

Le investigazioni riguardano le vicende patrimoniali e imprenditoriali, direttamente e/o indirettamente riconducibili al proposto, già in passato colpito da provvedimenti interdittivi antimafia, irrogati dal Prefetto di Cosenza nel 2016. Il procedimento di prevenzione, volto alla verifica della sussistenza dei presupposti per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale, è ancora in corso.

L’ingente sequestro di beni eseguito oggi dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza - ha detto il direttore centrale Anticrimine Francesco Messina - si colloca nell’ormai consolidata strategia di contrasto all’accumulazione illecita di patrimoni che da tre anni impegna la Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, che prevede di affiancare alle investigazioni giudiziarie, le indagini preventive patrimoniali al fine di colpire attività imprenditoriali e beni accumulati grazie ad investimenti di denaro di illecita provenienza


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