Circa 1000 "Bodycam" per poliziotti e carabinieri - NOC Press

Circa 1000 "Bodycam" per poliziotti e carabinieri






Con una circolare inviata a tutte le questure, il capo della polizia Lamberto Giannini ha detto che i reparti mobili di polizia e i battaglioni dei carabinieri verranno dotati delle “bodycam”, le videocamere indossabili dagli agenti durante le ore di servizio, che servono a riprendere quello che fanno e quello che accade di fronte a loro.

Le “bodycam” date in dotazione alle forze dell’ordine saranno poche, meno di mille – 700 alla polizia e 249 ai carabinieri – e saranno destinate ai rispettivi reparti mobili e battaglioni impegnati nelle operazioni di ordine pubblico. Verranno montate sulla divisa in corrispondenza delle spalle o del petto e saranno attivate solo in determinate situazioni. Le registrazioni verranno conservate per sei mesi a partire da quando sono state effettuate, salvo che non siano oggetto di indagini. 

L'obiettivo è duplice: da un lato assicurare una tutela adeguata al personale che si trova ad operare in contesti ad alto rischio, dall'altro documentare ciò che avviene a vantaggio, anche, "della comunicazione istituzionale". 

Gli strumenti, non saranno sempre in funzione ma solamente in occasioni specifiche.

Dell'avvio delle registrazioni si occuperanno l'ufficiale di pubblica sicurezza responsabile del servizio così come il capo contingente o il comandante di squadra a cui sono state assegnate le videocamere. I paletti su avvio e fine registrazione sono stati posti di concerto con il Garante della privacy:

- avvio registrazioni: "ogni qualvolta l'evolversi degli scenari faccia intravedere l'insorgenza di concreti e reali situazioni di pericolo di turbamento dell'ordine e della sicurezza pubblica o quando siano perpetrati fatti costituenti reato";

- fine registrazioni: "quando venga meno la necessità di documentare gli eventi";

mentre in caso di registrazioni avviate per errore, come nel caso in cui mancasse il requisito della necessità o quando questo venisse a mancare, i filmati andranno eliminati.

Al rientro in centrale le videocamere verranno affidate all'operatore incaricato del trattamento dei dati che sposterà i filmati dalla memoria dei dispositivi ad un NAS, a disposizione del personale di Polizia Scientifica che, in caso di condotte penalmente rilevanti, sarà incaricato di ricercare e trasmettere i file all'autorità giudiziaria. Essi saranno conservati per sei mesi dalla data di registrazione.

Le "bodycam" saranno a disposizione degli agenti fin dalle prossime manifestazioni o servizi di ordine pubblico, ha fatto sapere Giannini. La notizia è stata accolta con favore dai sindacati di Polizia che in una nota congiunta esprimono soddisfazione: "Per ora l’utilizzo è previsto per i servizi di ordine pubblico, al riguardo continuerà la nostra azione affinché ogni pattuglia che svolge attività di prevenzione e repressione dei reati possa esserne equipaggiata. Siamo convinti che la trasparenza del nostro modo di operare possa contribuire a mostrare che la Polizia è sempre al servizio dei cittadini e del Paese e che non ha nulla da temere".


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