S. Stefano di Camastra: madre e figlia trovate impiccate in casa - NOC Press

S. Stefano di Camastra: madre e figlia trovate impiccate in casa

 



Una donna di 40 anni, Mariolina Negrelli e la figlia di 14, Alessandra Mollica, sono state trovate morte impiccate nella loro casa di campagna, vicina al santuario del Letto Santo, a Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina.

A scoprire i corpi Maurizio Mollica il marito della donna e padre della ragazzina. I carabinieri, che indagano sul fatto, ipotizzano un omicidio-suicidio.

Il marito della donna avrebbe detto agli inquirenti che non era la prima volta che le due si allontanavano. Inoltre, avrebbe riferito di aver provato a chiamarle e di averle quindi cercate, dopo non aver ricevuto risposta, nella casa di campagna. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 19.30 di sabato sera.

Sul posto sono intervenuti il medico legale e il personale del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il loro decesso.

Al lavoro sul caso i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Santo Stefano di Camastra al comando del capitano Francesco Giorgianni e il pm Andrea Apollonio.

Gli inquirenti sono stati tutta la notte al lavoro sul caso e stanno lavorando a 360 grandi ma, man mano che passano le ore, la pista più battuta è quella dell’omicidio-suicidio, soprattutto dopo il ritrovamento di un biglietto lasciato dalla donna sul tavolo della cucina della casa.
«Il biglietto è abbastanza esplicito e fa pensare a un omicidio suicidio anche se continuiamo a indagare anche su altre piste», dice il procuratore capo di Patti, Angelo Vittorio Cavallo che ieri è voluto andare personalmente nel casolare, subito sequestrato, in cui è avvenuta la tragedia.

Intanto, mercoledì prossimo, saranno effettuate le autopsie e gli esami tossicologico sui corpi di Mariolina e Alessandra al Policlinico di Messina. I militari, hanno ascoltato a lungo il marito, straziato dal dolore e sotto choc pre aver rinvenuto i cadaveri della moglie e della povera figlia. L’uomo ha raccontato di aver avuto qualche dissapore, come tanti ne accadono nelle famiglie, ma «Nulla di serio».

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