Ora legale 2019, lancette avanti di un’ora nella notte tra il 30 e il 31 marzo. Alcuni consigli… - NOC Press

Ora legale 2019, lancette avanti di un’ora nella notte tra il 30 e il 31 marzo. Alcuni consigli…


Credevamo di riposare in più durante questa notte, invece dormiremo un’ora in meno. Difatti, durante la notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2019, alle ore 2 ritornerà in vigore l’ora legale. Le lancette degli orologi saranno spostate di un’ora in avanti fermandole sulle ore 3. Risveglio, comunque, felice, speriamo…, più che altro perché nel giorno seguente godremo di un’ora in più di luce solare. L’ora legale è una scelta in conformità del risparmio energetico, e perciò economico. Avremo un’ora di luce in più la sera.

Secondo quanto rilasciato da Terna, l’azienda di Rete Elettrica Nazionale operatore nelle di reti per la trasmissione dell'energia elettrica, l’utilizzo della luce naturale influirà positivamente sulle nostre tasche. Terna stima che nei prossimi 7 mesi ci sarà un consumo di energia elettrica pari a circa 510 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di oltre 200 mila famiglie. Considerando che un kilowattora, prosegue Terna, “costa in media al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minore consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2019 è pari a circa 100 milioni”

“Con ora legale meno consumi elettrici e benefici ambiente” è il messaggio di Terna, che dal punto di vista ambientale, afferma “minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera pari a 250mila tonnellate”.

Insomma, un risparmio notevole che si augura venga migliorato e che va perseguito con buone pratiche di responsabilizzazione del risparmio, finanche spegnendo i più singolari apparecchi elettrici che crediamo non consumare quando spenti, ovvero quelli con funzione di stand-by.

Sempre da Terna si legge che dal 2004 al 2018, “il minore consumo di elettricità per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 9,1 miliardi di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1,545 miliardi di euro”. Benefici tra l’altro ben specificati a periodi. Difatti in quello primavera-estate, afferma Terna, “i mesi che segnano il maggiore risparmio energetico sono aprile e ottobre, che complessivamente con circa 350 milioni di kilowattora rappresentano i due terzi del risparmio totale. Spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento”. Mentre nei mesi estivi, da giugno ad agosto, “l’effetto ritardo nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono perlopiù terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità”.

Un’ora in più di luce naturale vuol dire benefici ma anche rischi.
I benefici interessano l’ambiente, con una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di almeno 300mila tonnellate, meno incidenti di ogni natura e genere specie nelle ore pomeridiane, come confermato da una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research, soffermandosi particolarmente su quelli stradali. Inoltre, diversi studi hanno svelato che un’ora in più di luce solare, specie nel pomeriggio, aiuta a combattere l'obesità infantile.

Mentre i rischi interessano la nostra salute. Un’ora in più di luce vuol dire anche stress per alcune persone, specie quelle con patologie croniche cardiocircolatorie. I ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma affermano che «L'inizio dell' ora legale sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all'introduzione». Mentre per gli scienziati della American Academy of Neurology il rischio agirebbe su persone malate di cancro aumentando del 25% il rischio di ictus e del 20% nei soggetti over 65. Poi, l’orologio biologico, potrebbe influire negativamente sugli ormoni dello stress aumentando del 5% la loro funzione causando maggiore distrazione. Ma non è tutto, purtroppo poiché il cambio dell’ora produce effetti anche sull'umore. Secondo uno studio psichiatrico condotto nel Centro Medico Santagostino di Milano alcune persone soffrirebbero di nervosismo, stanchezza, spossatezza, fatica nella concentrazione, flessione del tono dell'umore, tutte conseguenze riconducibili alle variazioni della quantità di luce che assorbiamo nell'arco di una giornata. Naturalmente i medici del centro milanese consigliano di fare attività fisica per attenuare gli effetti ormonali, prediligere alimenti leggeri, anticipare i tempi di adattamento per arrivare preparati, non mangiare prima di andare a letto, fare movimento la mattina e, per i più sensibili, indicano una terapia di risincronizzazione dei ritmi circadiani mediante esposizione luce brillante indotta da specifiche lampade.

Comunque, come giusto debba essere, ad ogni cambio di orario, come avviene per il 'jet-lag', viviamo questa fase in modo soft, con disinvoltura, senza affaticarci e soprattutto riposando, maggiormente quest’anno che avremo a disposizione un giorno in più per farlo, quella di Pasquetta.

Con ciò auguriamo a tutti buon risveglio e meno consumi energetici e perciò maggior risparmio economico.

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