Oltre il mare. Un viaggio nel nostro essere - NOC Press

Oltre il mare. Un viaggio nel nostro essere


Una mini vacanza all'insegna della ri-scoperta.

 

di Elisabetta Ciavarella 


Un viaggio può condurre alla riscoperta di quella parte di noi che il passare degli anni non è riuscita a scalfire, come il mondo interiore custode del nostro spirito che si manifesti a volte in modo timido, ma temerario in altre occasioni.

Immaginiamo di compiere un viaggio insieme.

Arriviamo un bel giorno alla stazione di Bari, potendoci permettere un orario di tarda mattinata.

Nei pressi, anzi proprio di fronte all'uscita della stazione, la linea dell'autobus nr. 50 ci può condurre direttamente verso il porto, entrando nell'area portuale e con fermata nei pressi del "Terminal Cruise", dove è possibile effettuare non solo l'acquisto di biglietti per le crociere, ma anche di quelli di alcune compagnie di traghetti come la Superfast, o la Grimaldi line.

Saliamo dunque a bordo di un traghetto con tratta giornaliera che durerà una notte intera.

Inizia il nostro viaggio.

Durante l'imbarco attraversiamo un tunnel stretto e lungo corredato di specchi e dall'aspetto elegante, e che, chissà perché, richiama forse un pò quelli apparsi in uno dei film sul Titanic.

Nessun timore...si tratta solo di qualche paura recondita che vorrebbe ancorarci alla terraferma.

In verità una leggera ansia è sempre meglio che ci accompagni, poiché la troppa sicurezza offuscherebbe la nostra accortezza, seppur una buona e giusta dose di disibinizione e avventatezza potrebbe dimostrare che l'essere "sapientemente" temerari può rendere un viaggio ancora più entusiasmante.

La notte è lunga...

Cerchiamo di scegliere un divanetto come nostra seduta. Siamo circondati da turisti, eppure gli italiani non solo non mancano, ma sono inconfondibili.

Sarà per il temperamento, per gli sguardi, il sorriso, il cruccio o il piglio curioso, ma l'italiano è sempre come un condottiero in un campo di battaglia di azioni volte alla scoperta.

Una coppia si è accomodata tranquillamente mentre, adagiati quasi a terra sulla soffice moquette, i figli con fidanzatini/e e non, nipoti e amici, partono tutti alla volta della GRECIA.

Abbiamo svelato la destinazione.
  • La prima tappa da Bari a bordo della Superfast è Corfù.
  • La seconda Igoumenitsa.
  • La terza Patrasso.
  • La nostra sarà quella intermedia. Mettiamoci comodi.

Quante vite scorrono sotto i nostri occhi e, se soffermiamo il tutto, sembra di essere ritratti in un grande dipinto dove alcune coppie con gli zaini appoggiati a terra scrutano una qualche rivista.

Non ci sfugge nemmeno una madre che osserva teneramente la figlia adolescente.

"È bellissima", starà pensando in quel momento.

Poi il suo sguardo ricade sulla figura paterna e la donna fa una piccola smorfia: "Peccato, tutta suo padre...qualcosa da me poteva prenderla".

E noi ci ritroviamo con un sorriso che, come un abito rinvenuto in un vecchio armadio, indossiamo nuovamente.

È il sorriso della spensieratezza. Il sorriso della minivacanza dove la nostra vita intraprende un percorso diverso... una piccola variazione di rotta.

Ma che notte!

Un po' assopiti e adagiati sul nostro bagaglio come fosse un cuscino, anche se alquanto scomodo, avvertiamo dei sussulti.

"Non può essere un terremoto", pensiamo, visto che, facendo mente locale, valutiamo il posto in cui siamo. Ci troviamo infatti in alto mare.

Proviamo ad alzarci...barcolliamo e cerchiamo di camminare stabilmente. La curiosità ci spinge a guardare fuori cosa accade. A stento riusciamo ad aprire una porta che conduce all'esterno, ma vogliamo uscire a tutti i costi. Un vento fortissimo inonda il nostro viso. Arrivano addirittura degli schizzi d'acqua.

Quanto nero ci circonda!

Il mare e il suo abisso, il cielo e la sua profondità notturna si fondono e sembrano inghiottirci. Siamo come una piccola perla lucente in un oceano infinito. Temendo di venire quasi risucchiati da quel vortice di vento e di spruzzi, torniamo di nuovo dentro il nostro quadro.

La coppia con la rivista ha il volto sprofondato tra le braccia appoggiate al tavolino. I ragazzi dormicchiano. Si sente addirittura qualche turista che russa.

"Ma come?", pensiamo. "Nessuno si accorge di quello che sta accadendo fuori?!".

È ancora quel piccolo senso di paura che ritorna e che vorrebbe tenerci ancorati alla realtà "oggettiva", ma noi siamo in un quadro e dobbiamo vivere la nostra realtà attuale.

Ecco una piccola porta semisocchiusa. Ci avviciniamo.

Alcuni turisti imperterriti continuano a tenere gli occhi inchiodati su delle slot machine. Non li fermerebbe nemmeno un'inondazione. Strana la vita.

Noi però siamo in un quadro di Degas e tutto deve allinearsi in un equilibrio perfetto. Anch'essi fanno parte dello scenario di vita ritratto.

È finalmente mattina e siamo arrivati a Igoumenitsa.

Al porto è presente una navetta che ci conduce al Terminal e da qui alla volta di Parga, la Portofino dell'Epiro per il suo punto strategico vicino al mare, nonché per la sua attrazione turistica.



(Parga - Grecia)


Quanti colori e quante fragranze di piatti caratteristici si diffondono nell'aria fino a farci entrare in una dimensione di beatitudine sensoriale.

Non più la notte con il suo buio oceanico che sembrava inghiottire la nostra esistenza, ma un cielo ed un mare fusi in un azzurro divino e paradisiaco.

Soddisfatto anche il nostro palato, decidiamo di partire alla volta di Lefkada arrivando con un autobus che ci porta dritti nella capitale, ma è possibile affittare anche un'auto per girare in lungo e largo i luoghi di maggiore attrazione e di bellezza paesaggistica.

Lefkada è considerata a tutti gli effetti un’isola, sebbene sia collegata alla terraferma da un ponte mobile, caratteristica che la rende unica tra le isole Ionie.

<<È molto apprezzata per il suo mare turchese, le spiagge da sogno e i paesaggi suggestivi; è inoltre famosa per le scogliere bianche, le spiagge di sabbia fine e il mare cristallino che le hanno valso l'appellativo di "Caraibi del Mediterraneo". Qui è possibile praticare diversi sport acquatici, tra cui il windsurf e il kitesurf>>.

Possiamo visitare infine il monastero di Faneromeni, un luogo ricco di fascino e di storia, situato sulla cima di una collina, a circa 5 chilometri dalla città di Lefkada.


( Monastero di Faneromeni)


Dopo si riparte, direzione Vassiliki, luogo in cui gustiamo un ottimo gelato. Molti sono i posti liberi per la balneazione; ed allora tutto il sole che vogliamo! Sempre se lo desideriamo...o meglio, l'ombra per rinfrescare qualche bel ricordo.

La cosa strana è che possiamo recarci pure in capo al mondo, ma se un brutto ricordo ci rincorre, non è l'allontanarci dal posto in cui è nato o vissuto che contribuisca a farlo scomparire.

Siamo noi gli unici in grado di non permettergli ancora di turbarci, e forse lo comprendiamo proprio allontanandoci dal luogo colpevole, dato che il riviverlo può continuare imperterrito altrove.

Ogni distanza alla fine risulta molto relativa, sebbene sembra che aiuti a rasserenarci donandoci l'idea di un vero cambiamento.

Il cambiamento invece è importante che accada sul "luogo" in cui qualcosa abbia potuto cambiare, o turbare, la nostra esistenza.

Dunque che sia "continua" rinascita e riscoperta di coraggio nel, e per mezzo del, nostro viaggio.

Da Vassiliki continuiamo recandoci verso Nydri, una ridente cittadina frequentata da diportisti e amanti della vela. È sera e vogliamo rifocillarci.

Lungo la via principale sono presenti numerosi locali con specialità e prelibatezze di cucina greca, tra cui la caratteristica "pita". Ci accomodiamo e aspettiamo con un leggero languorino.

La serata procede in modo tranquillo fino a quando la sorpresa arriva nello scoprire, fermi e posizionati in modo educato tra i tavolini, dei simpatici amici felini.

Vi è il turista che non esita a donare pezzetti di pollo o di pesce quasi togliendoselo dalla bocca, ma anche quello indifferente, il quale, piuttosto che donarlo, lascia un bel po' di cibo avanzato nel piatto, alzandosi noncurante dalla sua seduta.

Sono i comportamenti differenti che in fondo rispecchiano quanto accade nella vita quotidiana.

Certamente risulta molto più gratificante alzarsi dal tavolo dopo aver ricevuto un piccolo sguardo riconoscente per un gesto non preteso, vista l'attesa dei teneri mici che restano immobili senza chiedere nulla e che, magari, si accontenterebbero persino di una semplice carezza.

Ogni gesto dunque, fa la differenza e in vacanza si continua ad essere come si è nella vita...non di certo si può trasformare la propria indole.

Per il ritorno possiamo, sempre in autobus, risalire verso Igoumenitsa, facendo tappa a Prevesa, situata nel nord-ovest della Grecia, all'imboccatura del Golfo di Ambracia.

Prevesa è una rinomata stazione balneare dotata di un piccolo porto industriale e dell'Aeroporto di Aktion. La sua spiaggia di sabbia fine e dorata si estende per ben 22 km lungo la costa ionica, detenendo il record della spiaggia più lunga dei Balcani.

Rieccoci al Terminal di Igoumenitsa per imbarcarci con destinazione Bari, oppure Brindisi, Ancona o Venezia per chi desideri prolungare la mini vacanza in Italia.

Per il viaggio del ritorno, chissà perché tutto appare come in uno scenario di vita più problematico.

Saranno forse i volti maggiormente stanchi dei turisti che hanno terminato i loro giorni di svago...saranno i ragazzi nei sacchi a pelo distesi a terra e disseminati dappertutto...sembra che sul nostro dipinto di Degas si sia squarciato un velo onirico lasciando il posto ad una più cruda realtà da vivere e non da osservare anche come spettatori.

È perché dobbiamo darci una mossa. Si torna alla quotidianità!

La minivacanza è finita, ma il viaggio nella vita continua.

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Elisabetta Ciavarella, Journalist/Social Media Writer

Dopo la Maturità Scientifica, frequenta l’Università degli Studi di Foggia, conseguendo la Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Terminata la pratica legale, decide di non proseguire nel ramo giuridico, dedicandosi al Giornalismo ed iscrivendosi all’Ordine dei Giornalisti della Puglia.
Inizia la sua pratica Giornalistica dapprima conducendo, presso Teleradiosansevero, una TV locale, un programma di interviste da lei stessa ideato, con lo scopo di promuovere artisti e talenti del territorio, dal titolo: "Il salotto dell'arte, della poesia, della prosa e della pittura.
Passa poi alla collaborazione giornalistica attraverso la redazione di propri articoli editi su varie testate locali, tra cui il "Il Corriere di San Severo"; "Stato Quotidiano" e "La Gazzetta di San Severo", testata presso la quale è anche per un biennio Direttore Responsabile ed attualmente collabora in modo stabile.
"La Vittoria di Giuditta", un libretto di monologhi, rappresenta un piccolo esordio letterario, ma si diletta anche nella scrittura di numerosi post sulle varie piattaforme social cercando di studiare e di sfatare nel piccolo, mentre a volte in modo ironico, miti e tendenze.
Moderatrice, relatrice e presentatrice teatrale soprattutto in occasione delle Commedie interpretate dagli attori del Gruppo Teatrale Il Baffo, diretti dal regista Paolo Di Capua.
Riconoscimento per la scrittura dei testi del Cortometraggio su Antonio Lavacca e Giuseppe Lamedica dal Comune di Torremaggiore (Fg), nel novembre 2019.
La sua ultima esperienza professionale è come Operatore Socio Sanitario, campo in cui si è messa duramente alla prova riscoprendo, e volendo ritrovare, il significato della vita quale esistenzialista da sempre.

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