A Pietrelcina nasce EnjoyPietrelcina, il primo ecosistema digitale territoriale d’Italia
Innovazione di processi unendo Enogastronomia, Cultura e Turismo nella città natia di Padre Pio.
Mentre gran parte dell’Italia è ancora alle prese con la digitalizzazione dei servizi turistici, un piccolo comune del Sannio beneventano si candida a diventare un modello per il futuro del settore. Pietrelcina, borgo di tremila abitanti noto per aver dato i natali a Padre Pio, si trasforma nel primo comune italiano a sperimentare un ecosistema turistico digitale integrato: un progetto che va ben oltre un sito o un’app e punta a ridefinire completamente l’esperienza di visita.
Il progetto si chiama EnjoyPietrelcina ed è stato lanciato ufficialmente in questi giorni. Non si tratta semplicemente di promuovere il territorio online, ma di costruire una rete intelligente che connette comunità, visitatori e patrimonio culturale in un sistema partecipativo e immersivo. Una vera rivoluzione silenziosa che parte dalla periferia dell’Italia per ambire a diventare un modello nazionale replicabile.
Alla guida di questa trasformazione, il sindaco Salvatore Mazzone, affiancato da una squadra di giovani amministratori, ha scelto una visione radicalmente nuova: “Non ci siamo limitati a digitalizzare l’esistente – spiega – ma abbiamo ripensato il ruolo del cittadino e del visitatore. Ogni abitante diventa ambasciatore della propria terra, ogni turista protagonista di un’esperienza autentica e personalizzata”.
Il cuore del progetto è il portale enjoypietrelcina.it, che offre contenuti multimediali, itinerari tematici e servizi in tempo reale. I canali social – Facebook, Instagram, YouTube – diventano strumenti di racconto collettivo, affidati alla voce diretta della comunità. A breve, l’esperienza sarà completata da un’app innovativa, che integrerà realtà aumentata, geolocalizzazione per percorsi su misura e un sistema di gamification che trasformerà la visita in un gioco educativo.
Ma la vera novità sta nel metodo: Pietrelcina ha scelto la strada della co-progettazione, coinvolgendo cittadini, operatori, associazioni culturali e religiose nella costruzione dell’offerta turistica. Una scelta che rompe con il tradizionale approccio top-down e dà vita a un modello partecipativo di governance locale.
Il progetto è sostenuto anche da Simtur – Società Italiana Mobilità e Turismo Sostenibile, che da settembre promuoverà sul territorio laboratori di co-design: veri e propri workshop in cui la comunità potrà contribuire alla definizione dei servizi e dei percorsi turistici, diventando parte attiva della trasformazione.
L’ambizione è chiara: trasformare un esperimento locale in un modello nazionale, capace di rilanciare il turismo nei piccoli borghi italiani attraverso tecnologia, partecipazione e valorizzazione del patrimonio. Pietrelcina, con coraggio e visione, ha dimostrato che l’innovazione non nasce solo nei grandi centri, ma anche nei territori capaci di immaginare il proprio futuro.
L’Italia del turismo guarda ora a questo piccolo comune del Sannio come a un possibile punto di svolta. Pietrelcina ha acceso la miccia. Tocca agli altri raccogliere il testimone.
fonte: agenfood.it

 






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