Rocco Chinnici, per non dimenticare - NOC Press

Rocco Chinnici, per non dimenticare





Palermo 29 luglio 1983.

Un boato sovrasta i rumori di una caldissima mattina estiva. 

In via Giuseppe Pipitone Federico, Cosa Nostra ha piazzato 75 kg di tritolo in una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dello stabile dove abita il giudice Rocco Chinnici. Il magistrato, grazie a un efficace cambiamento impresso nel metodo investigativo, sta contrastando duramente il potere delle cosche. 

L’esplosione è devastante e uccide, oltre a Chinnici, il Maresciallo dei Carabinieri Mario Trapassi, l'Appuntato Salvatore Bartolotta, addetti alla sua scorta, e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi. 

L’intuizione di Chinnici di costituire un pool antimafia verrà portata avanti dal suo successore Antonino Caponnetto fino alle condanne definitive dei principali boss di Cosa Nostra nel maxi processo. Trapassi e Bartolotta saranno decorati con la Medaglia d'Oro al Valor Civile alla memoria.

“La figura di Rocco Chinnici e il suo operato rappresentano un esempio di impegno e di dedizione per l’affermazione della legalità e di una società più giusta specie per le giovani generazioni, a cui il giudice assassinato si rivolse spesso pubblicamente convinto che il contrasto alla mafia non potesse fondarsi soltanto sulla repressione ma, piuttosto, sulla affermazione di una forte e comune coscienza antimafia”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione del 39° anniversario della strage di via Pipitone, dove persero la vita anche i Carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta e Stefano Li Sacchi.

“Le straordinarie intuizioni e gli innovativi metodi di lavoro di Chinnici, incentrati sulla valorizzazione del lavoro di squadra nell’ambito investigativo, costituiscono ancora oggi un caposaldo della lotta alle mafie” ha aggiunto la titolare del Viminale, sottolineando come “oggi più che mai il sacrificio dei tanti servitori dello Stato come il giudice Chinnici, vittime della barbara violenza delle organizzazioni criminali, rappresenti un monito a tutti noi a mantenere alta l’attenzione contro le mafie in una fase delicata del nostro Paese caratterizzata da ingenti investimenti nei territori per sostenere la ripresa economica”.

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