10 arresti per sfruttamento sessuale in Francia, Spagna e Portogallo - NOC Press

10 arresti per sfruttamento sessuale in Francia, Spagna e Portogallo






I sospetti, prevalentemente di origine brasiliana, gestivano gli account online delle loro vittime. 

La polizia di frontiera francese (Police National/Police aux frontières), la polizia nazionale spagnola (Policía Nacional), la polizia giudiziaria portoghese (Polícia Judiciária) e la polizia federale brasiliana (Polícia Federal), sostenute da Europol ed Eurojust, hanno smantellato una rete criminale coinvolti nella tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. L'indagine ha portato ad azioni simultanee delle forze dell'ordine in Francia, Portogallo e Spagna.

Le azioni si sono svolte nelle giornate del 20-23 giugno e hanno portato a:

- 14 ricerche di località (7 in Francia, 4 in Portogallo e 3 in Spagna);

- 10 arresti (9 cittadini brasiliani e 1 spagnolo);

- 8 vittime intervistate in Francia (7 brasiliane e 1 colombiana).

I sequestri comprendono veicoli, apparecchiature elettroniche, dischi rigidi, oltre 40 telefoni cellulari, carte SIM, documenti, carte di pagamento e circa 20 000 EUR in contanti.

La polizia di frontiera francese ha avviato le indagini nel marzo 2021, anche se gli investigatori sospettano che la rete fosse già attiva da tempo prima. 

I membri della rete criminale, prevalentemente di nazionalità brasiliana, hanno sfruttato principalmente cittadini brasiliani residenti illegalmente in Francia, Spagna e Portogallo. 

Si sospetta che la rete criminale abbia sfruttato più di 100 vittime, pubblicizzandole su siti web specializzati e gestendo i loro account online. 

Gli investigatori hanno identificato che i 13 principali sospetti si trovavano in Brasile, Portogallo e Spagna. Due sospetti con sede in Francia hanno formato un ramo, sfruttando le stesse vittime controllate dal principale gruppo criminale. 

Affittavano appartamenti e camere d'albergo settimanali, che venivano utilizzate per le attività di sfruttamento sessuale. Gli investigatori hanno identificato quasi 60 di queste località in Francia. 

Si stima che la rete criminale guadagnasse circa 120.000 euro al mese. I sospetti hanno utilizzato un complesso schema finanziario per convogliare i profitti illegali dalla Francia attraverso banche belghe, spagnole e portoghesi al Brasile, dove i beni criminali potevano essere riciclati più facilmente.

Europol ha facilitato lo scambio di informazioni e ha fornito supporto analitico. Europol ha inviato tre esperti (uno in Portogallo e due in Spagna) per effettuare un controllo incrociato delle informazioni operative in tempo reale e supportare gli investigatori sul campo.

Con sede a L'Aia, nei Paesi Bassi, Europol sostiene i 27 Stati membri dell'UE nella loro lotta contro il terrorismo, la criminalità informatica e altre forme di criminalità grave e organizzata. Europol collabora anche con molti paesi partner non UE e organizzazioni internazionali. Dalle sue varie valutazioni delle minacce alle sue attività operative e di raccolta di informazioni, Europol dispone degli strumenti e delle risorse di cui ha bisogno per fare la sua parte nel rendere l'Europa più sicura.



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