Foggia: arresti per corruzione e truffa ai danni Inps, un medico legale, un funzionario amministrativo e il dipendente di un patronato (VIDEO) - NOC Press

Foggia: arresti per corruzione e truffa ai danni Inps, un medico legale, un funzionario amministrativo e il dipendente di un patronato (VIDEO)



La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Foggia, a seguito delle indagini coordinate e dirette dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione all’ ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, nei confronti di un medico legale, con funzioni di componente della commissione di riconoscimento delle invalidità presso la locale sede dell’INPS, un funzionario amministrativo della locale sede dell’INPS ed un dipendente di un locale patronato CAF.

I soggetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falso ideologico e materiale, truffa ai danni dell’INPS.





Le indagini, espletate dalla Squadra Mobile di Foggia e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Foggia, mediante l’impiego di presidi tecnologici di ultima generazione nonché con i tradizionali metodi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di accertare che il medico dell’INPS, unitamente al funzionario amministrativo dello stesso ente e al dipendente del patronato CAF – questi ultimi due con il ruolo di intermediari – hanno ricevuto denaro e/o altre utilità da soggetti, indagati nell’ambito dell’ indagine, ma non destinatari del provvedimento restrittivo, in cambio del riconoscimento di invalidità totali anche in assenza di visita medica, ai fini dell’elargizione di indebiti emolumenti da parte dello Stato, nonché ai fini del passaggio di categoria da invalidità sottoposta a valutazione periodica ad invalidità permanente.

Diversi gli episodi di corruzione riscontrati. In particolare, si è accertato che una donna, conoscente del dipendente del patronato, grazie all’intercessione di costui, ha corrisposto la somma di 1.000 euro al medico dell’INPS e un telefono di ultima generazione, di pari valore, al funzionario amministrativo dello stesso ente, in cambio del riconoscimento dell’invalidità totale al proprio suocero, senza che su quest’ultimo venisse eseguita alcuna visita medica. A tal fine, per il riconoscimento dell’invalidità totale, prodromica all’indebita percezione degli emolumenti ai danni dello Stato, gli indagati hanno prodotto una serie di atti falsi in favore del congiunto dell’agente corruttore.

Un ulteriore episodio corruttivo accertato è quello relativo alla promessa della cifra di 3.000 euro da parte di un’altra donna, esercente la professione di avvocato, che ha elargito, a titolo di anticipo, la somma pari a 1.700 euro, in favore del medico dell’INPS, quale componente della commissione d’invalidità, e dei due intermediari, affinché vedesse transitare lo stato di portatore di handicap del proprio genitore, da quello bisognevole di revisione periodica, a quello riconosciuto come permanente.

Dalle indagini è emerso, altresì, che il medico dell’INPS, al fine di favorire un imprenditore, operante nel settore balneare del Comune di Manfredonia, ha attestato falsamente l’idoneità lavorativa di 7 dipendenti del predetto imprenditore, redigendo falsi certificati predatati, in assenza di alcuna effettiva visita medica.

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