“CONFSAL in piazza il 10 gennaio con Don Luigi Ciotti per manifestare contro la criminalità” - NOC Press

“CONFSAL in piazza il 10 gennaio con Don Luigi Ciotti per manifestare contro la criminalità”


La CONFSAL di Capitanata e di Puglia parteciperanno alla manifestazione promossa per il prossimo 10 gennaio 2020 aderendo all’invito di Libera e di Don Ciotti a manifestare contro la criminalità a seguito dei ripetuti episodi di violenza criminale che hanno colpito anche oggi il capoluogo dauno.

La Confsal di Capitanata e di Puglia esprimono piena adesione all’iniziativa rivolta anche ai Sindacati per testimoniare la vicinanza alle persone, alle famiglie e alle imprese vittime della protervia mafiosa e per non lasciare soli chi ha avuto il coraggio di denunciare e, nel contempo, ringraziano - dichiara il segretario regionale CONFSAL prof. Vito MASCIALE - per ciò che stanno facendo e per ciò che faranno la Magistratura e le Forze dell’Ordine.

La Capitanata in generale e la Città di Foggia con tutte le altre in provincia nelle quali è forte la pressione mafiosa, ed i cittadini tutti della provincia foggiana sono stanchi di vivere in questo clima – prosegue il segretario provinciale CONFSAL prof. Francesco ALBANESE che sottolinea- ci deve essere comunque la speranza ed il desiderio che attraverso il rafforzamento della cooperazione da parte di tutte le Istituzione ed una maggiore attenzione dello Stato e della politica a tutti i livelli si giunga al più presto a garantire maggiore sicurezza e controllo del territorio a tutte migliaia di cittadini foggiani onesti.

Questo clima intimidatorio e ostile blocca lo sviluppo socio economico della provincia di Foggia, allontana gli investitori, nonostante le tante potenzialità che il territorio esprime - conclude il segretario Fast Confsal di Puglia Vincenzo CATANEO -scoraggia il sistema imprenditoriale, artigianale e dei servizi ad intraprendere nuove iniziative aggravando la penuria di lavoro che fa rilevare proprio in Capitanata alte percentuali di disoccupazione e di migrazione verso il resto del Paese o, addirittura, all’estero. Lo Stato ha l’obbligo di porre in essere tutte le azioni di contrasto a questo fenomeno e, in modo parallelo, a spingere attraverso il rilancio degli investimenti infrastrutturali destinati alla Capitanata, da tempo ma ancora senza cantieri aperti, proprio per fornire più fiducia e speranza ai giovani con l’occupazione e maggiore attrattività territoriale.

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