Co.Co.Co. Comune Monte Sant’Angelo in Prefettura. Pare nulla di fatto - NOC Press

A quanto pare l’incontro tra la delegazione dei Co.Co.Co. che lavorano presso il Comune di Monte Sant’Angelo, le delegazioni sindacali, il Sindaco del comune garganico Pierpaolo d’Arienzo, e il Vice Prefetto, tenutosi ieri mattina, dopo le ore 11, in Prefettura a Foggia, è rimasto nel limbo decisionale dell’Amministrazione comunale montanara. Sul tavolo c’era l’annosa vertenza che vede in bilico il posto di lavoro dei Co.Co.Co. del Comune. La querelle, ormai mediata da legali, vedrebbe il suo triste epilogo l’1 luglio 2019, a scadenza di contratto, mandando a casa 12 lavoratori.

Assunti da ben 24 anni, i Co.Co.Co. in oggetto sono quelli della platea storica, che da mesi stanno cercando di mantenere il posto di lavoro, di continuare a svolgere quelle mansioni che da due decenni hanno contribuito al fabbisogno pubblico di un comune che, con orgoglio, meritatamente si fregia di ben due siti UNESCO, che dovrebbero rilanciare economicamente, in primis il lavoro, verso obiettivi più proficui per l’intera comunità. E, invece, ripiomba sulle cronache per mancanza di lavoro, di rilancio economico.

A oggi non si hanno tutte le informazioni su come sia andato l’incontro, perché si attende la lettura del verbale che è stato redatto in Prefettura. Dalle prime indiscrezioni pare che in quel verbale vi siano scritte rassicurazioni in merito al futuro dei lavoratori, avallati dalla “massima disponibilità e impegno per la soluzione delle problematiche che interessa i Co.Co.Co….” come è stato riportato verbalmente da alcuni componenti della delegazione presente in Prefettura. Un documento importante che dirà la verità su come sia terminato il tavolo tecnico-politico incentrato per il futuro di famiglie montanare. Tuttavia una parte della delegazione presente a quel tavolo ha parlato, e ascoltandoli parrebbe che non vi siano speranze per il rinnovo del contratto, seppur questo sia stato più volte proposto al Sindaco d’Arienzo, soprattutto dopo che i Co.Co.Co., per mano dei loro legali, hanno impugnato e bloccato il Piano Triennale che l’Amministrazione d’Arienzo nei mesi addietro ha proposto. Un Piano che non accontenta i 12 lavoratori, che, si rammenta, fra tre giorni non porteranno più il pane a casa.

Sempre quanto detto da una parte della delegazione, il Sindaco avrebbe avanzato la proposta di inserire inizialmente tre di loro, per poi procedere con gli altri. Un’ipotesi che non ha convinto i Co.Co.Co., i sindacati e i legali della vertenza, perché parrebbe che il Comune vorrebbe costituire un’altra società, probabilmente una multiservizi (un carrozzone di quelli già visti in altri comuni? Si veda Foggia, che dopo qualche tempo inizia a perdere pezzi...) con le stesse competenze dei lavoratori che dall’1 luglio rimarranno a casa.

Da voci di corridoio, ventilate tra i delegati Co.Co.Co. presenti in Prefettura, parrebbe che la decisione di non continuare con l’attuale forza lavoro sarebbe politica. Il dubbio rimane. Come del resto per tutti quelli sul futuro della platea storica suddetta, poiché interpellando il Sindaco Pierpaolo d’Arienzo a pronunciarsi alla stampa, nulla allo scrivente è giunto come purtroppo avviene da tempo. Un’occasione persa per far luce sulla vicenda e soprattutto per sfatare voci e confermarne altre. Ovviamente si attendono, perché qui lo spazio è aperto a tutti, senza preferenze come sempre e per il giusto contraddittorio, mattone portante della democrazia e informazione.

Ciò non toglie, però, precisare alcune azioni e decisioni, intraprese nei mesi scorsi. Il riferimento è all’invito dei sindacati, che rappresentano i lavoratori, e delle forze politiche contrapposte alla maggioranza dell’Amministrazione comunale di Monte Sant’Angelo. Più volte il Sindaco d’Arienzo e l’Assessore Giuseppe Totaro, che ha la delega al Personale, non avrebbero preso pienamente in considerazione una norma che poteva stabilizzare i Co.Co.Co., quella prevista nella Finanziaria 2019, approvata nell’ottobre 2018. Si parla della Legge Finanziaria 2019 (Legge del 30 dicembre 2018 n° 145). Questa, al comma 446, di fatto, prevede che, per il triennio 2019-2022, le Pubbliche Amministrazioni, tra cui i Comuni, possono procedere all’assunzione a tempo indeterminato, anche part-time, sia di LSU sia di Co.Co.Co., riservando loro almeno il 50% dei posti messi a bando, tenendo conto del Piano di fabbisogno del personale e della dotazione organica del Comune. Contenuti, tra l’altro, confermati dall’ANCI, da Funzione Pubblica e Aran, dove, appunto, tempi addietro si è rivolto lo stesso Sindaco riguardo l’interpretazione del comma 446. Infatti, parrebbe che il Sindaco d’Arienzo (e corregga, per verità di cronaca, se si sta dicendo il contrario, seppur chi lo ha confermato oltre a essere presente ha anche mediato, di seguito ci sono i nomi) avrebbe chiesto a Funzione Pubblica una maggiore delucidazione, intervenendo sul «possono» anziché del “devono”, che obbligherebbe all’assunzione. Il testo del comma 446, nel corpo in discussione, cita: «Nel triennio 2019-2021, le amministrazioni pubbliche utilizzatrici dei lavoratori socialmente utili...possono procedere all'assunzione a tempo indeterminato dei suddetti lavoratori...".

Un verbo, «possono», che, a quanto pare, avrebbe bloccato la decisione del Primo Cittadino e del suo Assessore a riconfermare il contratto in scadenza dei succitati Co.Co.Co. Una risposta, di Funzione Pubblica, che non sarebbe mai giunta perché la Legge in oggetto è chiara, tra l’altro, rispettando in pieno l’autonomia dei comuni e perciò, anche onorando, quella del Sindaco, che in base alle coperture finanziarie in possesso deve decidere e può salvare il futuro di12 famiglie.

Un punto, quello del «possono» piuttosto del “devono”, ripreso da più parti, da quelle sindacali che rappresentano i Co.Co.Co., da quelle che li difendono legalmente e da quelle politiche in opposizione, fuori e dentro l’assise comunale, all’attuale Amministrazione.

Proprio sulle ultime, le politiche, è giunta voce che il Sindaco (e si ripete, si attendono chiarimenti a beneficio della corretta informazione, contrariamente si è dovutamente pronti a rettifica con dovute scuse), avrebbe detto a Funzione Pubblica, chiedendone l’autorizzazione, che sarebbe stato disposto a prorogare il contratto dei Co.Co.Co. per altri tre anni, in altre parole, a conti fatti, fino alla fine del suo mandato. Una richiesta che non è piaciuta agli attivisti del M5S montanari perché, quanto detto da loro, che si sono prodigati per salvare il posto di lavoro dei loro concittadini, il Comune doveva attivarsi da molto tempo per porre in essere bandi. Una richiesta ritenuta inutile da chi legifera giacché la legge prevede subordinatamente (con quel «possono», appunto) l’autorità a procedere del Sindaco, nei modi sopra indicati. Un’autorità confermata anche (ecco i nomi) dalle Deputate del M5S Marialuisa Faro e Carla Giuliano, che in compagnia dell’avv. Angelo Masucci, sono state per qualche giorno a Funzione Pubblica, a Roma, cercando di comunicare le giuste informazioni, tranquillizzando d’Arienzo, sull’applicazione della Legge succitata, nello specifico del comma 446.

Oggi, 28 giugno 2019, verso le ore 12, nella sede del MeetUp Monte in MoVmento, da quanto è stato detto (si attendono dichiarazioni e documenti), si è svolto un incontro tra le parti. In particolare i Co.Co.Co. sarebbero stati rappresentati dall’On. Marialuisa Faro e l’Avv. Angelo Masucci, alla presenza di alcuni attivisti M5S del posto, affinché l’Amministrazione potesse convergere sulla continuazione del contratto in essere e per conoscere eventuali progetti in materia di nuove società e collocazione dei lavoratori.

Nel frattempo si attende il Verbale redatto ieri in Prefettura, per avere certezze su quanto è stato detto, scritto e deciso, sul futuro di padri di famiglia che da oltre vent’anni onorano la città di Monte Sant’Angelo, quella dei sue siti UNESCO, con il loro lavoro, con il loro sudore e abnegazione, garantendo il futuro dei loro cari con la dovuta sicurezza economica.

La testata giornalistica, appena entrerà in possesso dei documenti che riguardano la vicenda-vertenza, compreso il Verbale suddetto, pubblicherà a beneficio della corretta informazione, verità e dovere di cronaca.

Come pure attende una dichiarazione del Sindaco Pierpaolo d’Arienzo, la sua posizione e progetti in merito, che la redazione cui lo scrivente propone l’articolo sarà lieta di pubblicare.

Qui lo spazio è aperto a tutti e per tutti.

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