Un pareggio dall'amaro in bocca. In dieci il Foggia pareggia e si desta - NOC Press

Un pareggio dall'amaro in bocca. In dieci il Foggia pareggia e si desta


Inizia arrembante per il Foggia contro una compagine che, con una partita in meno, mira alla promozione. Il Benevento in campo è ben messo, con la sua solita difesa granitica. Il Foggia ci crede e crea gioco ma le retrovie campane tengono molto bene. Il Benevento si fa pericoloso e costruisce azioni su azioni, con un Foggia guardingo che riesce a tener l'avanzata ospite.

Dagli spalti degli ospiti piovono fumogeni che infastidiscono i calciatori. Un problema che, a dir il vero, doveva essere arginato all'ingresso e che ancora una volta lascia interrogativi sul sistema di controllo e sicurezza delle Forze dell'ordine locali. Il ricordo va al match casalingo contro il Catania di tre anni fa.

Al termine Caldirola atterra Gerbo in area da rigore, ma per Marinelli è tutto regolare. Il capitano del Foggia, Gerbo, dopo essersi scontrato con Caldirola e ancora a terra, da terra colpisce con un calcione Costa, che gli intimava di rialzarsi. Marinelli estrae il cartellino rosso e manda anzitempo Gerbo negli spogliatoi. Foggia in dieci e senza capitano. 

Al 50' è Iemmello che impegna l'estremo difensore beneventano con un tiro centrale calciato a pochi metri dalla rete salvandosi d'istinto. Coda al 53' sfiora il vantaggio, superando Leali dopo un malinteso con la difesa ma Ingrosso salva sulla linea. La partita si anima e ambedue le compagini ci credono. Al 59' Kragl su punizione dal limite esplode il suo sinistro ma Montipò è attento e respinge in calcio d'angolo. La risposta del Benevento arriva dopo due minuti con lo spagnolo Asencio che costringe Leali a un intervento difficile. Il Foggia attacca e al 63' è Iemmello che in area tenta di superare Costa che respinge con il braccio. Marinelli giudica fortuito e non concede il penalty al Foggia, che molti hanno visto quel il braccio distaccato dal corpo. Le proteste insorgono ma senza compromettere la gara.

Un secondo tempo con un Foggia all'arrembaggio che a differenza di tutte le altre partite ha giocato e bene. Ma il Benevento corre e attacca e al 75' trova il vantaggio. Cross tagliato di Insigne dalla destra, Ingrosso lascia invece di respingere tocca il pallone con il tacco e Coda sul rimbalzo gonfia la rete foggiana. Da un salvataggio su Coda, Ingrosso cagiona il suo goal. 

I padroni di casa ci credono e attaccano. Su calcio piazzato angolato è Kragl che contando i passi esplode il suo sinistro e infila il pallone nell'angolo opposto difeso da Montipò. È pareggio e lo Zaccheria esplode e con esso un Kragl che mancava al gola da tempo. Capolavoro di pura tecnica e potenza, #ossessionekral l'hashtag che deve spingere il Foggia alla salvezza.
Padalino ci crede e compie due sostituzioni. Fa entrare Cicerelli e Mazzeo per un Foggia a totale trazione anteriore. Marinelli concede 5 minuti di recupero dove le due squadre continuano a attaccare ma il match termina sull'1 a 1.

Ora per il Foggia, pur avendo pareggiato contro un Benevento che cerca la promozione, oggi a 40 punti quarta in classifica e con una partita in meno, è sempre più preoccupato per la posizione in classifica. A 22 punti è quinta nelle retrovie e deve uscire da quella insidiosa zona dei play-out se vuole la salvezza. Oggi Poteva ottenere tre punti preziosi ma lo zampino dell'arbitro lo ha negato. Tuttavia in campo si son visti dei Rossoneri determinati, che ci hanno creduto e questo è positivo per credere in quella serie B che deve rimanere a Foggia. 
Domenica prossima altra gara da finale contro l'Ascoli. L'invito a tutti i tifosi, a chi sostiene il Foggia, a chi vuole che rimanga in serie B è quello di promuovere l'hashtag #ossessionekragl che da forza.

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